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Title: Decostruendo il multiculturalismo Europeo a favore di un cosmopolitanismo nuovo : la dimensione migratoria
Other Titles: Fenomeo religioso e dinamiche del multiculturalismo
Authors: Mercieca, Simon
Keywords: Cultural landscapes -- Europe
Cultural pluralism -- Europe
Migrants -- Europe
Issue Date: 2018
Publisher: Cacucci Editore
Citation: Mercieca, S. (2018). Decostruendo il multiculturalismo Europeo a favore di un cosmopolitanismo nuovo : la dimensione migratoria. In R. Santoro (Ed.), Fenomeo religioso e dinamiche del multiculturalismo (pp. 133-148). Bari: Cacucci Editore.
Abstract: Due vecchi amici, Joseph Schumpeter e Max Weber, erano sed uti aI tavoHno di un caffi: viennese discutendo Ie ultime riforme in Russia a seguito della RivoIuzione Boiscevica. Ambedue erano entusiasti di quanto accadeva in quel paese ed erano impazienti di Ieggere tutte Ie notizie in merito. Max Weber era convinto che Ia rivoluzione avrebbe portato importanti cambiamenti in Russia come a1tresl nel mondo, sia in termini economici che sociali. Anche Schumpeter ne era entusiasta, rna per a1tri motivi. Come Weber, considerava la Russia un laboratorio dove i cambiamenti sociali ed economici sarebbero stati sperimentati. Ma, contrariamente a Weber, egli aveva un punto di vista diverso; queste riforme erano una rieetta disastrosa. Nell'ascoltare l'argomento di Schumpeter, Weber era talmente offeso che si a1ZQ dal tavolino, si infilo il cappello bruscamente e, senza salutare il suo vecchio amico, se ne ando. I due non si rivolsero mal pili Ia parola. Joseph Schum peter era un economista famoso e padre del neo-liberalismo Ie cui teorie so no attualmente messe alIa prova con moho suceesso. Max Weber era un sociologo che seguiva il pensiero di Marx. Le sue teorie hanno influenzato il dibattito sulla religione ed il multiculturalismo attuale. Benche sia Schumpeter che Weber siano due individui con idee ed ideali opposti, non c'e ale un periodo della storia nel quale questi due pensieri, completamente divergenti siano mai stati presentati in parallelo come ai nostri giorni. La societa occidentale ha strutturato it suo sviluppo economico sugli ideali di Schumpeter mentre la prospettiva sociale ed il modo di vedere Ie questioni sociologiche sono fortemente influenzate dal modo di pensare di Weber. Eppure, l'Europa non si trova da sola in tutto cia. Anche la Cina sta seguendo questo modello. La sua economia e guidata dalie teorie ill base di Schumpeter, mentre Ie politiche cuiturali e sociali sono imerpretate secondo Marx e Weber. Queste due posizioni comrapposte sono oggi il motore ideologico all'imemo del dibattito multiculturale. La popolarita di questo concetto ci ripona indietro ai tempi di Pierre Trudeau, ex primo ministro del Canada, capo del partito liberale e padre di Justin, l'attuale primo ministro. Oi Frome alIa richiesta insistente della geme del Quebec di distaccarsi dal Canada, Trudeau era solito parlare del concetto di unita in base ad un mosaico culturale-politico. La sua politica mirava a man tenere 10 Stato canadese unito, ponando avanti il concetto di un'identita pan-canadese basata su concetti culturali della Sinistra, memre manteneva una politica economica ill Oestra. A dire il vero, Ia politica di Trudeau provocO moita passione. Eravamo ancora al tempo della guerra fredda. Ma questo modello viene riproposto ora per l'Europa, in particolare dopo il crollo del muro di Berlino, cioe dopo la disfatta stessa, come anticipava Schumpeter, della Rivoluzione Bolscevica in Russia. Percio negli anni novanta, il modello del mosaico divemo un concetto multiculturale mirato a far riflettere e ragionare sui problemi nascemi in Europa; risultato della caduta del muro di Berlino. A quel tempo, i vari problemi etnici erano in gran parte dovuti alIa trasmigrazione degli Europei dell' est verso Ie fromiere occidemali dell'Europa. Negli anni novanta nessuno percepiva che la trasmigrazione attraverso il Mediterraneo Fosse un problema. Ricordo ancora il periodo in cui mi trovavo a Roma per gli studi e i cittadini accusavano Giovanni Paolo II di aver portato la rovina. Aliora, Roma era piena ill immigrati polacchi. Ricordo ancora Patrick Wei!, quando, consuleme del Primo Ministro Francese Lionel Jospin, sosteneva che il vero problema migratorio veniva dall'Europa dell' Est e non dal bacino mediterraneo. Egli sosteneva che il mare proprio per la sua stessa natura fungeva da barriera naturale per coloro che volessero muoversi. Percio insisteva che l' emigrazione Fosse molto piu facile per via terra che per mare. Comunque, come accade nei casi dei migranti, non tutti quelli che lasciano casa rirnangono nel paese che Ii accoglie. Molti fanno ritorno a casa 0 si spostano verso altre mete. Oggi, aRoma, nessuno parla piu del problema dei migranti polacchi 0 degli europei che dall' est invadono la Francia. Eppure, attualmeme c' e un dibattito su altri tipi di migranti; coloro che vengono dal deserto subsahariano, dalia Siria 0 dal1'Asia. Ancora una volta, proprio come negli anni novanta, il dibattito multiculturale viene riproposto. Comunque Ie condizioni e la lingua sono cambiate drasticamente durante questo trentennio. Difatti, il dibattito sul multiculturalismo e oggi pili polarizzato in Europa di quanto 10 fosse allora. Per la prima volta stiamo parlando di una contro posizione, cioe una posizione culturale e sociale diametralmente e totalmente opposta. Quella del monoculturalismo. La spiegazione di tale situazione e da cercarsi nel modo in cui il multiculturalismo degli anni novanta ha stretto un' agenda politica molto pericolosa. Analizzero come e per quale motivo il dialogo culturale e finito a far parte di un'agenda pili ampia che non mira pili aUa secolarizzazione del continente europeo, rna alIa decristianizzazione di questo continente.
URI: https://www.um.edu.mt/library/oar//handle/123456789/29436
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