Studio archeometrico ed analisi del degrado della cupola del Calí nella chiesa parrocchiale di Cospicua (Malta)

Abstract

La cupola della cappella del SS. Crocifisso della chiesa di Cospicua venne denominata "Cupola del Call" dopo che ii famoso artista maltese la decoro a inizio '900. La prima chiesa fu edificata nel 1587, con struttura a navata singola ed una piccola cappella dedicata a San Rocco ove fu posto ii SS. Crocifisso ligneo quando fu portato da Creta dai Cavalieri dell'Ordine; venne poi collocato nella nuova Cappella del SS. Crocifisso al momenta della sua costruzione nel 1682. La chiesa e stata successivamente ampliata nel 1730. La cupola della cappella del SS. Crocifisso e stata dipinta nel 1903 da Giuseppe Call con rappresentazioni della vita di Gesu. A causa del suo elevato stato di degrado ha gia subito ii restauro dell'artista Bonnici Call nel 1963. Dalle ricerche effettuate sulle mappe storiche non e stato possibile individuare la cava di prelievo della roccia utilizzata per la sua costruzione; dai "Libri dei Conti" e dalle "Visite Episcopali" presso la Curia Vescovile di Malta, si e riscontrato come la roccia per la costruzione della cupola sia stata prelevata dalla "barriera" (cava) sul sito di costruzione della chiesa. L'analisi visiva del dipinto ha evidenziato ii suo elevato stato di degrado; causa principale e ii distacco delle pitture dal supporto dovuto a fenomeni di blistering ed efflorescenze saline della roccia sottostante. Gli stessi fenomeni sono stati riscontrati anche in altre chiese dipinte da Call. L'analisi micologica ha individuato due generi fungini (Penicillium e Asperigillius), tipici infestanti delle pitture murarie. La crescita fungina dei campioni e risultata non elevata, a conferma che l'umidita nella cupola, dopo la sua impermeabilizzazione negli anni '90, e bassa. La presenza e tipologia dei funghi indica l'elevata organicita dei leganti utilizzati. L'analisi petrografica dei campioni della cupola ha evidenziato che la roccia costitutiva e Globigerina Limestone. Le analisi Raman hanno permesso d'individuare la tecnica pittorica utilizzata: pittura ad olio su roccia: in alcuni campioni si e constatato la presenza di strati di intonaco e tonachino, in altri e stata applicata direttamente sulla roccia. Le analisi Raman hanno portato a risultati analoghi a quelli di Roberta De Angelis nel 2004: i verdi risultano composti da Blu di Prussia assieme a Cromato di Piombo, i rossi da Lepidocrocite assieme a Blu di Prussia; l'analisi e stata complicata dalla fluorescenza prodotta dalla matrice fortemente organica dei leganti. Sul campione COS-4 e stata individuata una lamina metallica color oro; ad analisi XRF e risultata argento dorato, applicata su di uno strata di bolo e Bianco di Piombo. L'analisi petrografica delle rocce provenienti da Kordin, ha dimostrato una composizione diversa da quella della cupola di Cospicua, escludendone la provenienza da questa zona. I campioni di roccia prelevati in vari punti della chiesa sono stati confrontati con quelli della cupola: la roccia dei campioni prelevati al lato e sotto la chiesa risulta la stessa; la roccia prelevata dalla facciata presenta una diversa matrice. Questo fa presumere che la costruzione della cupola sia avvenuta in un momenta precedente alla costruzione della nuova chiesa: per la prima si sarebbe utilizzato del materiale prelevato in situ, per la seconda ii materiale sarebbe stato prelevato nelle vicinanze. Le analisi Georadar hanno individuate un muro sotto al transetto attuale della chiesa e del materiale di riporto in corrispondenza della facciata principale. L'orientamento di queste strutture fa presumere come la disposizione della precedente chiesa fosse perpendicolare a quella attuale con la cupola del Santissimo Crocifisso come cupola principale.