Gli intermediari finanziari del titolo V : i controlli

Abstract

Il sistema dei controlli pubblici sugli intermediari finanziari. Critiche: La disciplina legislativa degli intermediari finanziari di cui al titolo V del t.u.l.banc. del 1993, n. 385, prevede una pluralità di organismi pubblici preposti, vuoi a funzioni di potestà normativa sulla materia, vuoi allo svolgimento di compiti più o meno pregnanti di vigilanza sugli intermediari. Perplessità sono state manifestate in dottrina in ordine alla scelta di alcuni di essi e, in termini più generali, sulla crescente « amministrativizzazione » del diritto finanziario. Sotto il primo profilo, in particolare, si è messo in risalto che, se le funzioni attribuite al Ministro del tesoro sul mercato finanziario « si sa, vengono spiegate con la necessità di riservare all' autorità governativa poteri di intervento e di indirizzo per le generali finalità di politica economica» (Cera 1995, 219), i poteri ad esso attribuiti dagli artt. 106 ss., del t.u.l.banc., appaiono difficilmente riconducibili a quelli in materia valutaria o di politica monetaria rendendo difficile scorgere un disegno preciso che sottende le varie disposizioni che individuano le sue competenze (Costi 1994a, 93). [Estratto]