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dc.contributor.authorGauci, Phyllisienne-
dc.contributor.authorNuzzo, Elena-
dc.date.accessioned2023-10-31T16:43:23Z-
dc.date.available2023-10-31T16:43:23Z-
dc.date.issued2012-
dc.identifier.citationGauci, P. & Nuzzo, E. (2012). Insegnare la pragmatica in italiano L2: Uno studio sperimentale. In S.Ferreri (Ed.) Lessico e Lessicologia Atti del XLIV Congresso Internazionale di Studi della Società di Linguistica Italiana (SLI) (pp. 267-280). Roma: Bulzoni.en_GB
dc.identifier.isbn9788878706552-
dc.identifier.urihttps://www.um.edu.mt/library/oar/handle/123456789/114898-
dc.description.abstractNella letteratura sull'apprendimento della pragmatica nelle lingue seconde uno dei filoni di ricerca che hanno maggiormente attirato l'attenzione degli srudiosi è quello che include la realizzazione degli atti linguistici e la modulazione della loro forza illocutiva. Diversi lavori affrontano il tema secondo una prospettiva comparativa, confrontando parlanti nativi e non nativi di una stessa lingua nella produzione di vari atti linguistici; altre ricerche analizzano invece gli atti linguistici dì apprendenti di varie L2 in prospettiva acquisizionale, sia con osservazioni longitudinali sia con studi trasversali (per una rassegna, cfr. Nuzzo, 2007). Accanto agli studi dedicati al confronto tra parlanti nati vi e non nativi e a quelli rivolti ali' osservazione dello sviluppo pragmatico delle interlingue in contesti di acquisizione per lo più spontanea, è sorto un filone di ricerca che ha come oggetto d'indagine l'insegnamento di aspetti pragmatici delle lingue seconde in situazioni di apprendimento guidato. Si tratta in molti casi di studi sperimentali o quasi sperimentali che analizzano il ruolo dell'insegnamento nello sviluppo della capacità dì realizzare diversi atti linguistici, con l'obiettivo di aiutare gli insegnanti ad affrontare nel modo più appropriato questi aspetti della L2 nella pratica didattica. Il presente lavoro, focalizzato sull'atto linguistico della richiesta, si colloca nel filone sperimentale appena menzionato, inserendo anche l'italiano tra le lingue seconde finora studiate in questa prospettiva. La maggior parte degli studi sperimentali realizzati finora sull'insegnamento della pragmatica riguarda infatti l' inglese L2 (ma cfr. De Marco, in stampa per un altro esempio relativo all'italiano).en_GB
dc.language.isoiten_GB
dc.publisherBulzonien_GB
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccessen_GB
dc.subjectItalian language -- Lexicology -- Congressesen_GB
dc.subjectLanguage acquisitionen_GB
dc.subjectItalian language -- Maltaen_GB
dc.subjectMultilingualism -- Maltaen_GB
dc.subjectItalian language -- Study and teaching -- Maltaen_GB
dc.titleInsegnare la pragmatica in italiano L2 : uno studio sperimentaleen_GB
dc.title.alternativeLessico e lessicologia atti del XLIV congresso internazionale di studi della Società di Linguistica Italiana (SLI)en_GB
dc.typebookParten_GB
dc.rights.holderThe copyright of this work belongs to the author(s)/publisher. The rights of this work are as defined by the appropriate Copyright Legislation or as modified by any successive legislation. Users may access this work and can make use of the information contained in accordance with the Copyright Legislation provided that the author must be properly acknowledged. Further distribution or reproduction in any format is prohibited without the prior permission of the copyright holderen_GB
dc.description.reviewedpeer-revieweden_GB
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