Il pensiero femminista, il canone letterario, e tre autrici italiane : Calandrone, Santucci e Tamburri

Abstract

Questa tesi esplora brevemente la storia del pensiero femminista occidentale e la dialettica fra la critica letteraria femminista e il canone occidentale, con l’obiettivo di far luce su come tre autrici contemporanee (Francesca Santucci, Maria Grazia Calandrone e Anna Maria Tamburri) si posizionano rispetto al canone e alla critica contemporanea e cosa pensano delle dinamiche editoriali. A questo scopo la tesi offre un excursus storico del pensiero femminista occidentale, per poi esaminare le tematiche generali più controverse riguardanti la discussione sul canone letterario, analizzando le diverse posizioni sviluppate dalla critica a livello internazionale. Successivamente, si focalizza sul contesto italiano, attraverso la lettura e l'analisi degli atti di tre convegni svoltisi tra il 2000 e il 2015, incentrati sulla critica letteraria femminista e in particolare sulla riflessione sul canone letterario. La fase finale di questa ricerca consiste nella lettura e nell'analisi delle interviste a tre scrittrici contemporanee, alla luce delle tematiche emerse fino a questo punto e delle posizioni dei critici in merito. A tali scrittrici sono state poste domande riguardanti il loro rapporto con la scrittura femminile, il canone letterario e l'editoria. Quel che è maggiormente emerso dalle interviste è una fondamentale insofferenza rispetto alla concezione tradizionale di canone letterario, l’affermazione che non esiste una scrittura femminile nel senso stilistico del termine, e un giudizio negativo verso le politiche editoriali che diffondono una scrittura femminile di dubbia qualità. In conclusione, questa tesi ha mirato a sondare il vissuto e le opinioni delle autrici rispetto alle tematiche sopracitate, e si offre da spunto per una ricerca maggiormente approfondita.