Il centenario di S. Pietro ed il Concilio Ecumenico : lettera pastorale al clero

Abstract

[Excerpt] REVERENDI E DILETTI FRATELLI Io mancherei a un debito di quell' ufficio che mi stringe a voi e al gregge alla mia cura commesso, se non procurassi di mettervi a parte, per quanto è in me, dei grandi avvenimenti che segnalarono il decimottavo Centenario del Martirio di S. Pietro. Appena è mestieri il dirvi, che dopo il sentimento di giubilo onde l'animo mio fu ricolmo al vedere quell'assemblea di oltre la metà dei Vescovi di tutto il mondo, raccofti intorno al trono del Vicario di Cristo, niun' altra cosa era più viva in me fuorchè il desiderio che voi aveste potuto essere con me testimonii oculari di cotesti grandi atti della Chiesa; o che almeno io fossi abile a trasfonder in voi alcuna parte di quella consolazione e fiducia e luce che essi, io confido, in me cagionarono. Or questo è quel che io mi studierò di fare presentemente. Ma fin dal principio debbo dichiarare, non essere nè mia intenzione nè in mia facoltà di darvi ùn' adequata pittura della bellezza, della maestà e dello splendore di quelle solennità.