Funebre elogio di Pio VII pontefice massimo cui precedono le iscrizioni sull'oggetto per la chiesa della Santissima Trinita' de' Pellegrini nel funerale del giorno 2 Settembre 1823

Abstract

Le primizie non si deggiono, che alla Chiesa, Come quelle, le quali non son tocche da mano altrui. L'orazion mia, comecchè seconda di questo genere, prima però della sua specie, composta per sentimento, e data alla luce per disposizione dell'Eccmo Governo dello Stabilimento de'Convalescenti, e Pellegrini, non diviene di pubblico dritto, che ad un tempo non sia dedicata all'E.V.R.; cui per ogni altra ragione ancora è dovuta. Avvegnacchè matura Ella per la Carriera Ecclesiastica, non si tosto stese il peide per la medesima, che diede passi di Gigante. Pio VII, che col chiaror de' natali, e al nobiltà illustre dell'avito ceppo, ne conobbe il talento, l'avvedutessa, l'ingegno, varj interessantissimi affari Le affidò altrove della Cristiana Repubblica. Informato poi della energia, e ella privata, e pubblica sodisfazione, con cui li disimpegnava, spedilla opportunamente qui tra noi a trattare i stabili dilicatissimi interessi della Spada, e della Chiavi, divenuta di già Ella esperta conoshitrice del doppio Dritto, e Governo di Roma... [Excerpt]