Il "giusto processo" nell'esperienza italiana e comunitaria

Abstract

L'Autore esamina il fenomeno del «giusto processo» nella prospettiva interna.e comunitaria. Sotto il primo profilo, evidenziata la centralità della funzione giurisdizionale all'interno del sistema delle garanzie consacrato nella Costituzione repubblicana, vengono individuati i requisiti che contribuiscono alla costruzione del modello costituzionale del procedimento giurisdizionale e che caratterizzano la nozione di «giusto processo», oggi espressamente contemplata nell'art. 111 Cost. In tale direzione viene ripercorsa, attraverso alcune delle sue pronunce più significative, l'opera compiuta dal Giudice delle leggi nella costruzione di un archetipo processuale in linea con le direttive costituzionali e funzionale al modello di giusto processo inteso anche, sotto il profilo teleologico, come strumento attuativo dei valori costituzionali. Quanto all'elaborazione del modello normativo del «giusto processo» in ambito comunitario, l'Autore analizza il fenomeno avendo riguardo al ruolo decisivo che, anteriormente al Trattato di Amsterdam, ha svolto l'azione interpretativa in via pregiudiziale della Corte di Giustizia per il tramite dell'interpretazione di taluni principi fondamentali (principio di effettività della tutela, di equivalenza, di non discriminazione per ragioni di nazionalità etc ... ). Successivamente all'entrata in vigore del Trattato di Amsterdam nuova base normativa per la formazione del «giusto processo» risulta offerta, a "vario titolo", dall'art. 65 del Trattato CE e dagli artt. 47 e 48 della Carta di Nizza.