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dc.date.accessioned2016-10-25T08:52:26Z
dc.date.available2016-10-25T08:52:26Z
dc.date.issued2016
dc.identifier.urihttps://www.um.edu.mt/library/oar//handle/123456789/13391
dc.descriptionB.A.(HONS)ITALIANen_GB
dc.description.abstractQuesta tesi si concentrerà sull’importanza della narrativa nella vita individuale, o meglio sul racconto della memoria familiare per la ricostruzione della propria identità. In seguito, applicherò questo pensiero alla scrittura femminile, focalizzando il discorso su due romanzi in particolare, Menzogna e sortilegio di Elsa Morante e Lessico famigliare di Natalia Ginzburg. Il mio lavoro sarà basato anzitutto sulle opere di Jerome Bruner, partendo proprio dalla sua lettura psicologica del fenomeno narrativo. Alcune opere di Bruner fondamentali per questo discorso saranno La fabbrica delle storie, Alla ricerca della mente: autobiografia intellettuale e La mente a più dimensioni. Un altro testo critico fondamentale è The Mess Inside: Narrative, Emotion and the Mind di Peter Goldie. Grazie a questi testi esplorerò i modi in cui pensiamo alla nostra vita: al passato, al presente e al futuro in termini narrativi. Il secondo capitolo si concentrerà sulla figura femminile nel campo storico e letterario. Il nucleo di questo capitolo si concentrerà sull’evoluzione della posizione della donna nell’ambito letterario e i testi critici principali per questa sezione saranno la tesi di dottorato di Luce Irigaray, Speculum. L’altra donna e il lavoro della studiosa della letteratura femminile, Neria De Giovanni, E dicono che siamo poche… - Scrittrici italiane dell’ultimo Novecento. Per l’ultimo capitolo mostrerò l’importanza del tema della famiglia e dell’infanzia nella letteratura e applicherò la teoria discussa nei primi due capitoli sui romanzi della Morante e della Ginzburg, focalizzando il discorso sulle somiglianze e sulle differenze tra i due romanzi nel loro modo di raccontare la storia familiare. Raccontare della propria vita e della storia familiare è essenziale per la ricerca della propria identità e questo ci lega di nuovo alle idee iniziali di Bruner. Infatti, desidero chiudere questo lavoro facendo riferimento all’opera Tecniche per l’autocontenimento: il Diario come strumento terapeutico di E. Giusti, E. Scassaioli e C. Milani, per mostrare la capacità della narrativa come strumento terapeutico.en_GB
dc.language.isoiten_GB
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccessen_GB
dc.subjectMorante, Elsa, 1912-1985. Menzogna e sortilegioen_GB
dc.subjectGinzburg, Natalia. Lessico famigliareen_GB
dc.subjectNarrative & memoryen_GB
dc.titleRaccontare la memoria femminile : Elsa Morante e Natalia Ginzburgen_GB
dc.typebachelorThesisen_GB
dc.rights.holderThe copyright of this work belongs to the author(s)/publisher. The rights of this work are as defined by the appropriate Copyright Legislation or as modified by any successive legislation. Users may access this work and can make use of the information contained in accordance with the Copyright Legislation provided that the author must be properly acknowledged. Further distribution or reproduction in any format is prohibited without the prior permission of the copyright holder.en_GB
dc.publisher.institutionUniversity of Maltaen_GB
dc.publisher.departmentFaculty of Arts. Department of Italianen_GB
dc.description.reviewedN/Aen_GB
dc.contributor.creatorMariani, Daniela Marie
Appears in Collections:Dissertations - FacArt - 2016
Dissertations - FacArtIta - 2016

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