Tra Africa ed Europa : l'Ordine di San Giovanni di Malta e le attivita' corsaire

Abstract

La testimonianza documentaria dell'esistenza di un'attivita carsara a Malta risale gia. all' alto medioevo, quando i Maltesi, in quanto musulmani, razziavano Ie navi cristiane e gli insediamenti costieri. In epoca successiva, quando la popolazione maltese si riconverti al cristianesimo, i musulmani caddero vittime di corsari maltesi basati nei porti di Malta e di Gozo. Costoro, in seguito, continuarono a rafforzare il lora ruolo in questa industria, facendo della guerra di corsa un lucroso commercia. Il cronista dell'Ordine di San Giovanni, Iacopo Bosio, ricorda come nel 1467 un corsaro maltese sia morto in una battaglia navale combattuta contro Ie galee dei Cavalieri che si erano allora stabiliti nell'isola di Rodi: a quell'epoca, naturalmente, in quanto parte del regno cristiano di Sicilia almeno dal 1127, i corsari maltesi erano soggetti alle stesse disposizioni di governo che si applicavano in Sicilia. Cio significava, in pratica, che i proprietari d'imbarcazioni dovevano assicurare che nessuna nave cristiana venisse attaccata o in qualche misura molestata. Le prove disponibili, citate da Godfrey Wettinger, sembrano suggerire che i capitani maltesi di navi impegnate nella corsa ottenessero lauti guadagni dalla loro attivita; alcuni, come i De Armenia, al principio del XVI secolo, avevano addirittura guadagnato una vera e propria reputazione famigliare come schiatta di corsari. In sintesi, possiamo sostenere che la corsa o la concessione di licenze private erano state introdotte a Malta assai prima dell'avvento dell'Ordine di San Giovanni. Cionondimeno, la presenza dei Cavalieri incentivo fortemente questa attivita e condusse ad un incremento nel numero d'imbarcazioni che operavano dalla base maltese.