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Title: Scrivere della follia : letture delle epistole di Tasso dal manicomio di Sant'Anna
Authors: Sacco, Jessica (2012)
Keywords: Tasso, Torquato, 1544-1595 -- Manuscripts
Issue Date: 2012
Abstract: Le epistole di Tasso sono state soggette a poche ricerche. Sono tante le epistole tassiane, ma molte di esse furono perdute. Nonostante ciò in questo studio ho scelto di analizzare, aiutata da varie letture critiche, le lettere che l'autore compose nel periodo che va dal 1579 al 1586, ovvero, gli anni che Tasso ha trascorso nell'ospedale di Sant'Anna. Nel mio primo capitolo ho tentato di inquadrare il tempo in cui viveva Tasso: cioè il periodo della Controriforma i cui effetti sono stati devastanti sia sulla società che sull'individuo. Nell'ultima parte del capitolo ci sono le valutazioni critiche su Tasso dei critici come Caretti, Residori, Zatti e Getto. Nel secondo capitolo ho fatto riferimento ai temi che sono presenti costantemente nelle lettere, come la protezione e la malinconia, sofferenza e sintomi: l?autore credeva fermamente che la sua infermità fosse causata da qualche maledizione. L?epoca della Controriforma era segnata da questi casi di maledizione, infatti la stregoneria era una pratica molto comune. Oltre a questo sono presenti anche temi di elogio e di quotidianità che rappresentano la realtà di un intellettuale nell?ospedale di Sant?Anna. Nell?ultima parte del capitolo si presentano le considerazioni fatte da critici come Luperini, Residori e Orlando. Infine, nel terzo capitolo si presentano le valutazioni di questa analisi e anche gli esempi di correzioni che Tasso desidera fare. Alla fine, si valuta il valore delle lettere come autobiografia. Dalle lettere si viene a costruire un discorso sulle sventure personali, una continuità di un emozionato discorso, un diario di un?anima1. Quindi anche in esse si percepisce il tema della sofferenza. Infatti, in molte delle opere tassiane ricorre un leitmotiv molto importante - il dolore che ci riserba la vita e l?irraggiungibile felicità. Il dolente sentimento delle cose perdute, della fine che si sopraggiunge e la perenne tragicità della vita: «Ahi lacrime, ahi dolore: passa la vita e si dilegua e fugge, come gel che strugge?»
Description: B.A.(HONS)ITALIAN
URI: https://www.um.edu.mt/library/oar//handle/123456789/4821
Appears in Collections:Dissertations - FacArtIta - 2012

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