L'omertà e il pentitismo in Cosa Nostra

Abstract

Prendendo come punto di riferimento i due concetti chiavi dell‟omertà e del pentitismo ho deciso di dividere la tesi in cinque sezioni, evidenziando i tratti salienti di questi due fenomeni ed elencando altre nozioni che sono estremamente importanti per capire la complessità di Cosa Nostra. Nel capitolo iniziale intendo mettere in rilievo quei presunti “valori” e “norme” su cui si costruisce Cosa Nostra, ponendo in primo piano il principio di omertà. L‟omertà è ritenuta la regola più fondamentale a cui ogni uomo d‟onore deve obbedire per salvaguardare non solo se stesso ma anche l‟organizzazione a cui appartiene. Questo principio è fortemente diffuso anche fra i cittadini siciliani, attraverso la violenza e l‟intimidazione. In contrapposizione con l‟omertà tratterò nel secondo capitolo il pentitismo, visto come la peggior sciagura che si possa compiere contro un‟organizzazione mafiosa. Per questo motivo i pentiti vengono guardati con disprezzo e odio non solo da Cosa Nostra ma anche dal popolo siciliano. La figura del pentito è molto enigmatica perché durante gli anni sono emersi anche casi di false testimonianze. L‟omertà e il pentitismo sono due principi contraddittori anche per le donne. Per questo motivo nel terzo capitolo voglio analizzare la figura ambivalente della donna in Cosa Nostra, prendendo come punto di riferimento casi di pentitismo al femminile. Le mogli hanno un ruolo importante perché con le rivelazioni dei mariti possono addirittura distruggere la mafia. Dall‟altra parte troviamo quelle donne che sono così legate al principio di omertà da rifiutare sdegnosamente quei famigliari pentiti. Nel quarto capitolo mi dedicherò alla lotta antimafia, mettendo in rilievo quei personaggi che hanno dato un grande contributo per distruggere Cosa Nostra. Non potevo perciò non menzionare personaggi come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, le cui indagini sono state fondamentali nella lotta contro la mafia. Per rappresentare al meglio i due fenomeni dell‟omertà e del pentitismo analizzerò nell‟ultimo capitolo tre film sulla mafia. Nei film L’uomo di vetro di Stefano Incerti e La siciliana ribelle di Marco Amenta, incontriamo due figure del tutto stremate e distrutte dalla mafia. Il terzo film, Johnny Stecchino di Roberto Benigni si pone in netta contrapposizione con questi due film perché rappresenta i fenomeni dell‟omertà e del pentitismo attraverso un tono ironico e comico, senza però cadere mai nel farsesco. Con questa tesi desidero dare il mio contributo nella lotta contro la mafia perché il male può incombere ovunque e sconvolgere all‟improvviso la vita di ogni essere umano. Vorrei perciò iniziare la mia tesi con questa citazione di Giovanni Falcone, per incitare tutti i cittadini a combattere per i propri diritti e per quello in cui credono: “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa; chi parla e cammina a testa alta muore una sola volta.” (Giovanni Falcone)