Domenico Magri e i suoi dizionari enciclopedici Notitia de’ Vocaboli Ecclesiastici (1644) e Hierolexicon (1677). Il linguaggio settoriale della Chiesa tra latino e volgare

Abstract

Domenico Magri nacque a Valletta, Malta, nel 1604, figlio di Luigi Magri, maltese e Susanna Casauro, romana. Compì i suoi primi studi al Collegio Melitense, fondato e diretto dai Gesuiti nella capitale isolana, ea sedici anni fu ordinato sacerdote. Continuò i suoi studi prima all’Università di Palermo e poi a Roma, al Collegio De Propaganda Fide. Quando aveva soltanto 19 anni fu incaricato dal Pontefice Urbano VIII di compiere una missione diplomatica presso i Maroniti in Siria. Si rivelò subito letterato del suo tempo perché descrisse la sua esperienza nel Breve racconto del viaggio al Monte Libano che fu pubblicato nel 1655 a Roma e nel 1664 a Viterbo, ed ebbe pure due edizioni più tarde, nel 1927 a Malta e nel 1985 in Libano (quest’ultima edizione in lingua araba). Era apprezzato dalle autorità ecclesiastiche perché Innocenzo X lo scelse come precettore del nipote e il Cardinale Francesco Maria Brancaccio (1592-1675), Vescovo di Viterbo, lo nominò canonico presso la sua cattedrale. A questi, che considerava come il suo protettore, nel 1665 dedicò un opuscolo intitolato Della virtù del Kafé, bevanda introdotta nuovamente in Italia, con alcune osservationi per conservar la sanità nella vecchiaia. Il Cardinale era noto sostenitore della cioccolata, sulla quale scrisse un trattato, De chocolatis potu diatribe, nel 1664.