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dc.date.accessioned2016-02-01T09:10:22Z
dc.date.available2016-02-01T09:10:22Z
dc.date.issued2013
dc.identifier.urihttps://www.um.edu.mt/library/oar//handle/123456789/7905
dc.descriptionB.A.(HONS)ITALIANen_GB
dc.description.abstractIl processo della trasposizione filmica, cioè il passaggio che si compie nel momento in cui si decide di riproporre un testo in un altro mezzo mediatico, è un tema molto attuale oggigiorno come lo è stato in passato, ed è per questo che ho scelto questo argomento di discussione per la mia tesi. Linda Hutcheon analizza la centralità che la trasposizione filmica ha assunto durante gli anni, un processo che è presente in varie discipline artistiche tra cui: cinema, tv ed anche in luoghi di divertimento come il luna park. Durante questo processo sono molte le scelte che si compiono da chi adatta un libro e queste scelte possono portare alla creazione di un’opera unica e diversa da quella originale, oppure ad una possibile fedeltà rispetto al testo, o anche alla creazione di una trasposizione filmica di bassa qualità. Queste sono tutte possibilità che vengono discusse dal pubblico in un dibattito che può coinvolgere sia un pubblico di professionisti, sia un pubblico composto da spettatori comuni. Nel primo capitolo riporto le teorie riguardo la fedeltà e la non fedeltà che si compie durante questo processo. Durante questo passaggio sono molte le scelte che devono essere compiute perché entrambi i mezzi si presentano come due entità diverse costituti da elementi diversi che non danno alcuna possibilità di ottenere una fedeltà assoluta. Alcune di queste scelte sono quasi obbligatori affinché questo processo venga effettuato. Il tema della fedeltà ha creato in alcuni casi una sorta di barriera che limita anche la discussione di altri temi. Alcuni hanno visto questo processo con un sospetto anziché una possibilità attraverso cui si può dar vita ad un’altra opera. Sono sostanzialmente tre le posizioni riguardo questo argomento: le opere letterarie e filmiche viste come indipendenti; analisi dell’elemento della fedeltà del film rispetto al testo; l’opinione personale dello spettatore. Entrambi i mezzi sono uniti dall’elemento della narrazione perché entrambi forniscono un racconto in cui lo spettatore o il lettore si può immedesimare. Ci sono però elementi che rendono i mezzi unici nel loro genere, come ad esempio l’immagine, il suono, la luce, la musica che non sono presenti nella letteratura. Tutto ciò rende il ruolo del lettore diverso da quello dello spettatore creando un’esperienza visiva diversa rispetto a quella letteraria. Nel secondo e nel terzo capitolo ho deciso di discutere due trasposizioni filmiche, Sostiene Pereira e Lo spazio bianco, in cui ho cercato di applicare ciò che ho discusso nel primo capitolo. I film si presentano come generi molto diversi fa loro ed entrambi sono due modi molto diversi di una possibile trasposizione filmica. Desidero commentare le differenze tra i film rispetto al testo di partenza commentando le possibili omissioni che vengono effettuate durante questo passaggio, assieme ad un commento suoi protagonisti dei film. Se Sostiene Pereira si presenta come un romanzo lineare in cui fabula ed intreccio coincidono, Lo spazio bianco è un’opera in cui la narrazione viene continuamente interrotta dai flashback. Entrambi i film seguono questo processo: nel caso di Sostiene Pereira il film presenta i fatti così come vengono presentati nel testo scritto con poche modifiche, mentre Lo spazio bianco presenta un film composto da più flashback rispetto a quelli presentati nel romanzo da cui prende spunto producendo un’opera quasi unica ma in cui si può vedere una connessione con il testo di partenza. Attraverso questa tesi intendo sottolineare il fatto che la letteratura e il cinema sono due sistemi diversi che vengono collegati dagli sceneggiatori e dai registi. Durante questo processo questi due mondi vengono avvicinati per creare opere uniche in cui il lettore e lo spettatore diventa protagonista.en_GB
dc.language.isoiten_GB
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccessen_GB
dc.subjectFilm adaptationsen_GB
dc.subjectMotion pictures and literatureen_GB
dc.subjectSostiene Pereira (Motion picture : 1995)en_GB
dc.subjectLo spazio bianco (Motion picture : 2009)en_GB
dc.titleTeorie dell'adattamento filmico : 'Sostiene Pereira' e 'Lo spazio bianco'en_GB
dc.typebachelorThesisen_GB
dc.rights.holderThe copyright of this work belongs to the author(s)/publisher. The rights of this work are as defined by the appropriate Copyright Legislation or as modified by any successive legislation. Users may access this work and can make use of the information contained in accordance with the Copyright Legislation provided that the author must be properly acknowledged. Further distribution or reproduction in any format is prohibited without the prior permission of the copyright holder.en_GB
dc.publisher.institutionUniversity of Maltaen_GB
dc.publisher.departmentFaculty of Arts. Department of Italianen_GB
dc.description.reviewedN/Aen_GB
dc.contributor.creatorFalzon, Maria
Appears in Collections:Dissertations - FacArtIta - 2013

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