La narrativa storica in lingua italiana a Malta nell'Ottocento

Abstract

Nell'Ottocento il romanzo è ormai il genere letterario più seguito e diffuso in Europa, anche nei paesi, come l'Italia, nei quali ha tardato ad affermarsi. La vita dei sentimenti, delle passioni, delle idee e l' analisi dei comportamenti morali continuano ad occupare una posizione centrale nella produzione di tutto il secolo nelle forme già definite nel Settecento: il romanzo epistolare (come le Ultime lettere di Jacopo Ortis, di Ugo Foscolo); il romanzo memoriale (come Adolphe di Benjamin Constant, pubblicato nel 1816, e Le confessioni di un figlio del secolo di Alfred de Musset del 1836); il romanzo di formazione (come Enrico il verde di Gottfried Keller e Le confessioni di un italiano di Ippolito Nievo) che, sull'esempio del primo romanzo del genere (Le esperienze di Guglielmo Meister di Wolfgang Goethe), ha per oggetto la rappresentazione delle esperienze di vita attraverso cui il protagonista matura la propria coscienza e personalità. Si affermano però sottogeneri nuovi come il romanzo sociale e il romanzo d'appendice. La manifestazione più tipica della cultura romantica del primo Ottocento è, tuttavia, il romanzo storico, poiché esso concilia due contrastanti tendenze dell'anima romantica: l'aderenza alla realtà della vita e l'evasione dalla stessa, ricostruita in modo fantastico e sentimentale.