Verso un’eco-teologia integrale, alla luce di Laudato si’ : aspetti epistemologici e possibili implicazioni disciplinari

Abstract

La correlazione tra essere umano, ambiente, economia e lavoro, va incoraggiando studi in vari ambiti disciplinari, che si muovono nell’ottica della cosiddetta ecologia integrale. Non si tratta tanto di opere che propongono una materia nuova, quanto piuttosto un metodo nuovo, una visuale nuova, svolti alla luce dell’istanza inter- e trans-disciplinare, che sono, del resto, per quanto concerne la ricerca teologica, un auspicio metodologico espresso anche dalla Costituzione apostolica Veritatis gaudium (29 gennaio 2018) di Papa Francesco. Ciò comporta, tra l’altro, non poche ricadute nella didattica delle discipline teologiche, per cui nell’offerta formativa della Facoltà universitarie teologiche il plesso di contenuti formalmente ambientali potrebbe essere sempre più correlato alle tradizionali discipline etico-sociali e teologico-morali. In Italia, in particolare, anche sotto la spinta degli Orientamenti pastorali 2010-2020 della CEI, prende corpo una vera e propria proposta di pedagogia religiosa ritenuta in grado di “educare e formare alla vita buona del vangelo,” con l’obiettivo di “promuovere lo sviluppo della persona nella sua totalità, in quanto soggetto in relazione, secondo la grandezza della vocazione dell’uomo e la presenza in lui di un germe divino.” Il che implica: “un’ecologia urbana che comprenda la riduzione delle emissioni, l’esercizio di stili di vita e comportamenti ecologici, la conciliazione nell’organizzazione dei tempi del lavoro e della famiglia, un’ecologia dell’utilizzo dei beni e delle strutture. E, in primo luogo, un’ecologia delle relazioni.” [excerpt]