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Title: Studio etnografico della popolazione caprina maltese per mezzo dei marcatori genetici ad effetto visibile
Authors: Gruppetta, Anthony (1987)
Keywords: Goats -- Malta
Animal population genetics -- Malta
Genetic markers -- Malta
Issue Date: 1987
Citation: Gruppetta, A. (1987). Studio etnografico della popolazione caprina maltese per mezzo dei marcatori genetici ad effetto visibile (Master's dissertation).
Abstract: Il bacino mediterraneo forma la parte occidentale di una delle più antiche depressioni del la crosta terrestre, formatasi nel periodo cambriano circa seicentomilioni di anni fa. Tale depressione era nota come Tetide ed includeva anche la che oggi forma le isole Maltesi, che all'epoca ancora facevano parte del fondale marino di un oceano mesogeno che copriva l’area tra l'Europa sud-occidentale e l'Indonesia, attraverso lo Yunnan, l’Hinde-Kush e il Caspio. Le Isole Maltesi si sono formate verso l"inizio del periodo Terziario, nel Pliocene, circa undici milioni di anni fa, quando i continenti e gli oceani cominciarono ad assumere la forma con la quale li conosciarno. Esistone svariate ipotesi sulla situazione di Malta in quell’epoca e sembra probabile che le isole facessero parte di un ponte tra l’Europa e l’Africa, come dimostrato da alcuni fossili di animali trovati sull'isola. La fauna di quell'epoca era del tutto diversa da quella presente oggi, come dimostrato dalla grande quantità di fossili animali trovati in una caverna naturale nota come Għar Dalam. La presenza di capre o loro predecessori in quei tempi non è chiara; G. Despott (1918), in alcuni scavi condotti in tale grotta nell'estate del 1917 ha ritrovato, nello strata superficiale, ossa di vacche, pecore o capre, maiali e cani. Nelle stesso studio, Despott (1918) mette in dubbio però l'origine di questi resti, in quanto essendo stata la grotta utilizzata per abitazione e come ricovero di animali dalla preistoria fino ad oggi, le ossa ritrovate superficialmente o nel primo strato di terra rossa (da 15 a 30 cm. di profondità), potevano essere benissimo di animali recenti, come dimostrato anche dalla presenza contemporanea di conchiglie di molluschi molto recenti. Nel 1936 il Museo dell'Archeologia di Malta (1937), durante gli scavi nella stessa località, ha trovato altri resti attribuibili a capre. Nel primo strato, insieme ad una multitudine di conchiglie, alcune delle quali erano marine (probababilmente portate dall'uomo con foglie di Posidonea oceanica L. che sull'isola veniva utilizzata come lettiera data la scarzezza di paglia) furono ritrovati denti e un frammento di mandibola di Sus sp., un teschio incomplete di capra o pecora, una mandibola e ossa degli arti di cane, due molari di Bos sp., numerose ossa di chirotteri e ratti, e frammenti di ossa fossilizzate, cioè di uno stadio molto diverse dagli altri, di Cervus sp. ed Hippopotamus sp.. E' chiaro che questi ultimi, originariamente, si trovavano negli strati più profondi, ma per qualche ragione si sono spostati verso la superficie. […]
Description: M.Sc
URI: https://www.um.edu.mt/library/oar/handle/123456789/98620
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