La prigione di Edimburgo

Abstract

LaPrigione di Edimburgo è un melodramma semiserio in tre atti di Federico Ricci su libretto di Gaetano Rossi. La prima rappresentazione fu al Teatro Grande, Trieste nel 13 Marzo 1838.

Ida lascia il suo bambino fuori mentre si occupa di suo padre nel suo cottage. Giovanna, impazzita per la morte del proprio bambino, ruba il neonato addormentato. Giorgio, contrabbandiere e marito segreto di Ida, ha un breve ricongiungimento con lei, ma è costretto a fuggire a causa dell'arrivo dei soldati. Ida è accusata di aver avuto un figlio illegittimo e di averlo ucciso. Quando il suo bambino non viene trovato, viene portata in prigione. A Edimburgo il Duca si riconcilia con il figlio Giorgio, ormai ex contrabbandiere. Giovanna si rende conto che il suo ex amante e quello attuale di Ida sono lo stesso uomo. Nel suo nuovo ruolo di segretario del Duca Giorgio nomina Tom, uno dei suoi ex colleghi, governatore della prigione. Giudicata colpevole, Ida viene condannata a morte, con grande angoscia di Giorgio. In prigione, Tom si gode il suo nuovo ruolo ubriacandosi con i prigionieri. Giovanna viene denunciata con l'accusa di furto. Quando Giorgio arriva, cercando di pensare a un modo per salvare Ida, le folli divagazioni di Giovanna gli fanno credere che suo figlio sia in realtà di Ida. Una folla si raduna per l'esecuzione di Ida. Giovanna porta Giorgio a un campanile vicino dove ha lasciato il bambino. Tom dà la notizia che alcuni prigionieri hanno dato fuoco alle loro celle. L'incendio si estende rapidamente al campanile. Giovanna mette il bambino in una cesta davanti a Ida che aspetta di sotto e grida che sta restituendo il bambino di Ida. Giovanna muore tra le fiamme mentre Ida, Giorgio e il loro bambino si ritrovano.